Il calcio femminile in Italia si prepara ad un futuro da protagonista

Maschi preparatevi, il calcio del futuro sarà sempre più rosa. Parola di Tascout!
A confermarlo sono i dati della Uefa che mostrano come nel 2017 le
calciatrici tesserate siano aumentate del +7,5% in Europa.

 

Una crescita incredibile

Il 2017 è stato un anno decisivo per il settore grazie alla Uefa Women’s Euro che ha visto partecipare ben 16 squadre, con un record di pubblico sorprendente. Le calciatrici tesserate sono in aumento in Inghilterra, Francia, Germania, Olanda, Norvegia e Svezia; grazie a queste nazioni, infatti, lo scorso anno in Europa si è passati da 1.270.000 a 1.365.000. Anche le professioniste e semiprofessioniste sono più che raddoppiate in soli quattro anni.  

Ma com’è la situazione del calcio femminile in Italia? Rispetto agli altri paesi europei siamo ancora molto indietro, infatti, le calciatrici tesserate nel 2017 sono state appena 23.665, di cui 10.918 sopra i 18 anni. La bella notizia, però, è che la Figc si sta attivando affinché tutte le squadre di Serie A abbiano il loro team femminile, questo attraverso delle azioni che favoriscono il tesseramento delle atlete e la creazione di società sportive di alto profilo. Ad oggi le squadre femminili che hanno raggiunto questo traguardo sono: in Serie A Juventus, Fiorentina, Milan, Hellas Verona, Atalanta, Empoli e Sassuolo, mentre in Serie B sono presenti la Lazio e Inter.

 

Potere alle ragazze!

L’affermazione di squadre femminili nel mondo del calcio è un valore aggiunto sotto molti punti di vista. Infatti, oltre ad essere un’importante conquista di parità di genere in un mondo - quello calcistico - prettamente maschile/maschilista, allo stesso tempo va a completare il tassello mancante di un puzzle che aveva visto la presenza femminile in tutti gli altri sport già da tempo. Il successo delle squadre femminili e delle stelle del pallone, dunque, sarà per le giovanissime amanti del calcio giocato un forte stimolo ad inseguire il loro sogno, come per i maschi che guardano Ronaldo. Da quest’anno anche le bambine possono vedere le loro eroine primeggiare nei campi internazionali più importanti, questo grazie ai canali sportivi di punta che trasmettono regolarmente le partite di calcio femminili. La vera conquista, però, sarà arrivare ad una parità di compensi con i colleghi.

 

L'esempio norvegese

L’esempio è la Norvegia, dove la Federcalcio ha deciso che, da quest’anno, la nazionale maschile e femminile abbiano un uguale indennizzo, questo è stato possibile grazie alla riduzione degli stipendi degli uomini. Un atto di grande civiltà che deve essere da esempio per le nostre squadre femminili, dove le calciatrici non sono ancora considerate professioniste e quindi non godono di nessuna tutela (infortunio, malattia, maternità, pensione) che le spetterebbe di diritto in quanto tali. La strada per arrivare al traguardo norvegese è ancora lunga, ma di sicuro si stanno costruendo basi solide perché si realizzi. Noi di Tascout stiamo facendo la nostra parte. Da sempre, infatti, promuoviamo i valori di uguaglianza e parità nel mondo del calcio senza nessun tipo di discriminazione.

Questo impegnandoci affinché le ragazze possano emergere forti e vincenti e - chi lo sa? - realizzare il loro sogno di diventare le future stelle del calcio.

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By IES Team